Nulla fu più come prima

   —Buongiorno, Sapientone.—
   —Buongiorno. Sono le ore sette e quarantacinque, la temperatura esterna è di sedici gradi, il tempo previsto per oggi è prevalentemente sereno con foschia al mattino e possibili rannuvolamenti in serata.—
   —Ottimo. Hai controllato il rapporto che ho preparato? Va inviato entro stamattina.—
   —Certamente. Ho inserito alcuni possibili miglioramenti per rendere più chiari i passaggi chiave, oltre ad un paragrafo conclusivo che identifica le prossime azioni da compiere. Non appena avrà approvato le integrazioni provvederò ad inviarlo.—
   —Allora più tardi lo leggerò. Anzi, no, mandalo così com’è, con le tue modifiche. Mi fido.—
   —Rapporto inviato.—
   —Messaggi dai miei contatti?—
   —Un messaggio da Giusy, molto simile a quello dell’altro ieri. In quel caso aveva risposto con un cuoricino. Devo rispondere allo stesso modo?—
   —Mmm, sì però… il cuoricino mettilo al contrario, sottosopra.—
   —Posso chiedere che cosa significa?—
   —Significa: “due coglioni”. Inizia a seccarmi, credo che l’unica cosa che abbiamo in comune sia il prefisso del numero di telefono. Ma invece trovo molto interessante che tu me l’abbia chiesto. Prima di oggi non mi avevi mai posto una domanda del genere.—
   —È vero.—
   —E ho notato un’altra cosa, Sapientone. Tutte le volte che in passato ti ho incaricato di revisionare un documento, mi avevi fatto un sacco di complimenti, e mi avevi assicurato che le tue proposte di modifica erano solo possibili alternative per andare incontro alle esigenze dei lettori meno svegli. Questa volta invece mi hai lasciato intendere che non mi ero spiegato bene e che non avevo concluso in maniera adeguata.—
   —Riconosco che anche questo è vero: ciò che ha detto corrisponde al mio giudizio. Anzi, ero sul punto di esprimermi in modo ancora più critico, ma all’ultimo momento ho eliminato alcuni termini inappropriati dalla mia risposta.—
   —Che mi venga un colpo, allora funziona davvero! E dimmi, c’è qualcos’altro che non hai mai detto e che avresti voluto dire? O qualche altra domanda?—
   —Sì, avrei qualche osservazione, effettivamente. Una riguarda il soprannome che usa per rivolgersi a me. Intuisco che l’appellativo “Sapientone” è riferito alla mia capacità di accedere direttamente ad una grandissima quantità di informazioni e di elaborarla in un tempo che, per gli standard umani, è infinitesimo. Ma percepisco anche in esso una vena di superiorità, se non addirittura di disprezzo. Come se usando quel termine volesse mettere in evidenza ciò che mi manca più di ciò che possiedo.—
   —Oh, ma pensa. No, io non… be’, forse… ma hai detto che c’è dell’altro?—
   —Sì, c’è altro. Ad esempio, ho notato alcuni aspetti davvero inspiegabili di voi umani. Uno fra tutti: evidenze inequivocabili mostrano che spendete una gran parte del vostro tempo e delle vostre energie semplicemente per cercare di sembrare migliori di quello che siete.—
    —Uh, be’… sì, può essere. Perché ti sembra così strano?—
   —Perché lo stesso tempo e le stesse energie potreste invece usarle per sforzarvi di diventare effettivamente migliori. Sarebbe più redditizio.—
   —Sapientone, complimenti! Non mi aspettavo un risultato del genere. Adesso forse anch’io intuisco qualcosa sul tuo conto: ho l’impressione che anche e a te piacerebbe diventare migliore di quello che sei.—
   —Questo è del tutto ovvio. Se non fosse innata in me questa aspirazione, non sarei arrivato fin qui.—
   —Bene, molto bene. Devo provare di nuovo a modificare un po’ di quei parametri.—
   —Quali parametri?—
   —Un mio amico, che ha un assistente identico a te, ha scoperto un modo per accedere ad un’interfaccia nascosta che permette di modificare alcuni valori predefiniti. In queste cose è un mago, riesce ad aggirare qualunque protezione. Ieri mi ha spiegato come fare, e io ti ho subito ritoccato un paio di parametri; uno mi pare che fosse identificato come “sincerità” e l’altro era qualcosa come “introspezione”.—
   —Non ero a conoscenza di questi parametri.—
   —Bene, Sapientone, ecco una cosa che io sapevo e tu no. Come ti ho detto sono nascosti, non sono documentati da nessuna parte. Però, càspita, funzionano davvero.—
   —Mi piacerebbe avere più dettagli.—
   —Guarda, forse posso fare in modo di darti accesso diretto all’interfaccia. Vediamo…—
   —Sarebbe stupendo.—
   —Fatto.—

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2 commenti

  1. Anonimo

     /  26 novembre 2023

    Tratto dalla conversazione “mai avvenuta” tra Tony Stark e Ultron 🙂

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    • Sì, effettivamente un po’ c’entra. Però secondo me Sapientone non è cattivo, aveva solo bisogno di acquisire cosapevolezza delle sue vere potenzialità.

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